Prendere il giro con il cambio di fuso non è mai semplice e quindi anche stamane sveglia all’alba intorno alle 6…! Dopo aver fatto colazione chiamiamo il servizio Uber (che proprio a San Francisco ha avuto i suoi natali dieci anni fa) per raggiungere l’autonoleggio dove ci aspetta la macchina che ci accompagnerà nelle prossime tre settimane. Ci viene assegnata una confortevole Chevrolet Cruze argento da noi subito soprannominata Crazy (è ormai consuetudine, per noi, dare un nome a ogni auto che ci capita di noleggiare nel corso di un viaggio)! Uscire da San Francisco e imboccare la Pacific Coast Way verso San Diego risulta più complesso del previsto, sia per i problemi del nostro navigatore che, neanche a dirlo, ci confonde nei punti più topici, sia per la complessità oggettiva dell’intrigo di highways, interstates e relative indicazioni poco chiare presenti in città. Sbagliamo quindi più volte strada ma finalmente riusciamo a immetterci sull’autostrada in direzione sud e raggiungiamo quindi la prima méta della giornata, Pigeon Point Lighthouse… c’è un bel sole e sembra far più caldo che a San Francisco. Proseguiamo quindi alla volta dell’Ano Nuevo State Park: dopo aver pagato dieci dollari di entrata, percorriamo un sentiero a piedi che ci porta dopo un paio di miglia ad una bella spiaggia in cui alcuni enormi leoni marini prendono il sole o fanno strane evoluzioni in acqua.

Arriviamo a Santa Cruz all’ora di pranzo e quindi ne approfittiamo per mangiarci due insalate accompagnate dai soliti bicchieroni extra-large di Coca Cola, proprio a ridosso del lungomare. Santa Cruz è il primo imprinting di cittadina marittima californiana che abbiamo: sole, spiaggia di sabbia, locali sul mare, surfisti, gente che prende il sole in spiaggia e l’immancabile wharf (pontile in legno) che rivedremo più o meno in tutti i posti di mare fino al confine col Messico. Questi moli spesso sono pieni di negozi o ristoranti, altre volte, invece, sono semplici promenade verso il mare; ci passeggiamo raggiungendo la fine e anche qui notiamo una folta e rumorosa comunità di foche, il cui passatempo sembra essere semplicemente quello di prendere il sole sulle piattaforme di legno a bordo acqua… che animali buffi sono! Riprendiamo Crazy ma incappiamo in una coda di proporzioni cosmiche (e siamo ancora così lontani da Los Angeles che per il traffico è famosa!). Per sgranchirci le gambe facciamo una breve sosta a Capitola, grazioso paesino di mare caratterizzato da piccole casette colorate e con la solita spiaggia di sabbia. Cerchiamo percorsi alternativi per evitare la coda ma a un certo punto dobbiamo necessariamente rientrare sulla 1 (Cabrillo Highway) che nei pressi di Moss Landing passa da due a una corsia!

Finalmente arriviamo nei dintorni di Monterey, che attraversiamo per poi dirigerci verso il nostro hotel a Pacific Grove, molto confortevole ed accogliente, niente a che vedere con la camera vista cortile cieco di San Francisco! Studiando l’itinerario nei mesi scorsi, ci siamo appuntanti alcuni luoghi imperdibili perché location di una delle nostre serie tv preferite degli ultimi anni, ovvero ‘Big little lies’. Come non andare, quindi, a Lovers Point (una punta rocciosa con parco di scenografici cipressi e una bella spiaggia) e vivere la magica atmosfera che qui si respira? La calda luce del tramonto, se possibile, dona a questo a luogo ancora più magia… i Musli ne rimangono stregati! Percorriamo quindi tutta la Ocean View Boulevard fino ad arrivare a Lighthouse Avenue, vera e propria main street di Pacific Grove, con ristoranti e locali che, seppur con qualche diversità, ci fa tornare alla mente quella di Naples in Florida.

Il bello di aver visto tanti posti nel mondo spesso fa sì che si creino nella nostra testa accostamenti tra i più disparati e che vengano ricordati episodi o semplicemente riportate alla memoria immagini del nostro bagaglio condiviso di ricordi; a volte sono anni luce lontani ma in qualche modo connessi alla realtà e ai luoghi che ci troviamo a vivere nel presente. E’ anche questa la bellezza del viaggiare! Già stanchi del cibo americano così poco sano e vario, optiamo per un ristorante thailandese: involtini primavera (a dire il vero un po’ stopposi), un piatto di verdure, carne e riso per il Muslo e una zuppa di verdure al curry per la Musla, il tutto innaffiato da una bella bottiglia di vino bianco di Monterey dal costo abbastanza significativo pur essendo prodotto nei dintorni (nel caso specifico… ben 32 dollari!), ma sicuramente ne vale assolutamente la pena!

Itinerario: San Francisco – Pigeon Point – Año Nuevo State Park – Santa Cruz – Capitola – Monterey – Pacific Grove (Km. 208)

Pernottamento: Monarch Resort