Stamane lasciamo San Diego ed iniziamo a salire di altitudine, attraverso un panorama dapprima verde e poi sempre più brullo e desertico; dopo poco raggiungiamo Julian, singolare località di montagna situata tra il deserto e la costa, a poco più di un’ora a est di San Diego. Appena arrivati non possiamo esimerci dall’assaggiare la deliziosa torta di mele di ‘Mom’s Pie’, per cui il paese è famoso, avendo attorno a sé numerosi frutteti di qualità davvero eccelsa. In realtà, va detto che le origini di Julian sono legate alle miniere d’oro: poste ad un’altezza di più di 1.200 metri ancora oggi è possibile visitare queste gallerie sotterranee. Ed infatti decidiamo di avventurarci nel tour della Eagle Mining Co.; con il senno di poi francamente l’idea risulta sbagliata, in quanto ci fa perdere molto tempo e crea qualche piccolo attacco di panico alla Musla! Infatti, durante il percorso, la guida sembra che debba defungere da un momento all’altro per come respira a fatica, anche a causa del peso di almeno un quintale e mezzo! La nostra preoccupazione maggiore è: nel caso di prematura scomparsa del tizio riusciremo mai a trovare l’uscita in mezzo a questi mille cunicoli sotterranei?

Fortunatamente tutto va come deve andare e, piuttosto provati dall’esperienza, ci rimettiamo in marcia percorrendo una strada molto bella che attraversa la distesa del deserto di Anza Borrego ed infine arriviamo a Borrego Springs, l’unico centro abitato della California completamente circondato da un parco statale. In realtà non si vedono molte case e soprattutto non si vede anima viva… forse perché la temperatura supera i 40 gradi? L’hotel nel quale alloggiamo è certamente molto bello, anche se questa stagione non è l’ideale per fare una vacanza per via della calura estrema: noi riusciamo a raggiungere i 109 Fahrenheit, circa 43°C che ci fanno desistere da ogni idea di trekking pianificato in precedenza.

Facendo cosa buona e musla, ci piazziamo in piscina cercando di resistere alla calura all’ombra di qualche albero; in pratica rimaniamo a mollo tutto il tempo e ciò ci permette di superare l’orario critico del primo pomeriggio davvero devastante! Dopo aver scattato foto con la meravigliosa luce arancio del tramonto, ci spostiamo verso il centro abitato (poco più di una strada con qualche casa) per cenare e qui il Muslo fa un errore fatale, ordina dei calamari (!), senza in realtà sapere il perché (colpo di sole?). La Musla conviene che il caldo deve avere causato delle amnesie, tra le quali il fatto che il pesce non gli è gradito, ma tant’è. Anche grazie alla fame tutto viene spazzolato, accompagnato da una fresca birra. Dopo aver letto che quasi ogni notte gli appassionati di astronomia si riuniscono in qualche radura della zona per osservare le stelle in cielo, spegniamo i fari di Crazy ed in effetti godiamo di uno spettacolo bellissimo. Sotto un cielo straordinariamente stellato facciamo rientro in hotel e qui accade l’episodio che segna la Musla: un simpatico e pacioso serpentello albino striscia placido nei pressi del parcheggio e non lontano dal giardino della nostra camera… immaginate la Musla? Beh, il Muslo la vive diretta… panico e tragedia per concludere la giornata!

Itinerario: San Diego – Julian – Borrego Springs (Km. 148)

Pernottamento: Borrego Springs Resort and Spa