Il fuso gioca ancora brutti scherzi quindi alle 6 siamo già svegli e il solito tempo nebbioso e piovigginoso (oggi più che mai, perché si parla di un vero e proprio diluvio!) ci dà il buongiorno! Mmmh… decidiamo quindi di prendercela comoda e di usufruire della piscina e dell’idromassaggio di acqua calda che il nostro residence mette a disposizione.
Sotto una pioggia mai vista andiamo a prendere l’autobus per Coogee, punto di partenza della Costal Walk che porta alla famosa Bondi Beach: abbiamo quasi compassione di noi stessi in quanto ci domandiamo chi ce l’ha fatto fare e soprattutto come faremo a percorrere i 6 km di sentiero sotto quest’acqua battente. Arrivati a Coogee, ci incamminiamo incappucciati e con l’ombrello nel percorso a picco sul mare che, nonostante il tempo, ci regala panorami stupendi e spiagge con grandi onde solcate da numerosi surfisti. Di lì a poco la grande sorpresa: a ovest si intravede uno squarcio di azzurro benché continui incessantemente a piovere. Ci facciamo coraggio anche confidando nella bontà delle previsioni del tempo che davano un netto miglioramento nel pomeriggio. Per fortuna il miracolo avviene e finalmente ‘assaggiamo’ il sole australiano! Il sentiero è semplice (tutta un’altra cosa rispetto a quello di Manly, nonostante la Musla accusi durezza del tono muscolare della gambe) e si snoda sulle scogliere a picco sull’oceano interrotte da strisce di sabbia dorata. La costa ci offre anche lo spettacolo di vedere un numeroso branco di delfini giocare con le onde del mare, quasi a voler gareggiare con le evoluzioni dei surfisti!

Arrivati sulla sommità di una collina, vediamo apparire la famosa Bondi Beach, mèta di surfisti nonché luogo frequentato da molti abitanti di Sydney per fare mare. Le spiagge precedenti sono forse più belle a livello naturalistico, ma questa è molto più ampia e rappresenta quello che Miami Beach vicino a Rodeo Drive è per la città di Miami. Il sole scalda e il riverbero è talmente forte da non riuscire a tenere gli occhi aperti. La Musla mette i piedi nell’oceano per sentirne la temperatura e questa è davvero molto rigida (in effetti tutti i surfisti indossano la muta!) mentre il Muslo cerca di ripararsi dal sole (tentativo che risulterà poi vano in quanto, a fine giornata, si ritroverà con un peperone al posto del naso).
Gasati dal cambio del tempo, decidiamo di variare il nostro programma (che prevedeva una visita a Watson Bay… ma tanto da domani faremo mare!) e tornare in città per gustare finalmente questo luogo con i colori del sole. Visitiamo i giardini botanici fino a raggiungere di nuovo la baia di Sydney; certo oggi è tutto un altro vedere! Arriviamo quindi alla Sydney Tower e ci saliamo (avevamo ormai perso la speranza a causa della nebbia) per ammirare un fantastico panorama dall’alto della città. Non ci resta quindi che tornare faticosamente a casa, cenare con le ultime provviste rimaste e preparare le valigie per l’indomani.

Il nostro giudizio su Sydney, inizialmente viziato anche dalle cattive situazioni meteorologiche, non subisce però alcun miglioramento con l’arrivo del sole. Certo la città è molto viva, ha una concentrazione di negozi e ristoranti che non abbiamo riscontrato nemmeno a New York, regala viste molto belle sulla baia ed è circondato da spiagge e bellezze naturalistiche davvero pregevoli. Di contro, è un luogo molto caotico e trafficato, in cui spostarsi risulta difficile e porta via molto tempo. Insomma, non siamo riusciti a trovare molta empatia con la maggiore città australiana e lasciamo questo luogo senza molti rimpianti con il desiderio di ritrovarci in un luogo più tranquillo e a misura d’uomo.

Pernottamento: Meriton Serviced Apartments Campbell Street (bellissimo appartamento, consigliatissimo!)