Stamane la sveglia suona alle 7, un’occhiata dalla finestra ci fa capire che sta piovendo a dirotto e quindi decidiamo di cambiare programma e posticipare a domani la visita ai Monti Olgas prevista per oggi e partire in prima mattina verso il Kings Canyon. Ci mettiamo quindi in strada con Pradie e attraversiamo lande desolate battute dal vento e dalla pioggia senza praticamente incontrare nessuno; il termometro scende incredibilmente fino a 17°C e noi siamo sempre più convinti che tutto questo ci impedirà di effettuare la nostra escursione al Kings Canyon. Viaggio lungo, sono più di 300 chilometri e, quando ne mancano circa un’ottantina, ecco che in lontananza inizia a profilarsi l’orizzonte azzurro. All’arrivo al nostro resort, il cielo ad ampie occhiate di sole e noi, felici, ci apprestiamo a iniziare uno dei trekking più belli del Red Centre, peraltro gratuito: il Kings Canyon Rim Walk. E’ un sentiero circolare di 7 chilometri che, dopo una ripida ascesa iniziale, costeggia il canyon in tutta la sua lunghezza. Il primo pezzo è indubbiamente faticoso ma abbiamo la fortuna di affrontarlo con una temperatura fresca e un bel venticello. Arrivati in cima, finalmente le nuvole si aprono e il cielo diventa di un forte azzurro intenso che contrasta magnificamente con il rosso delle rocce. Intorno a noi un paesaggio fantastico di gole e anfratti che seguono il letto roccioso del torrente Kings Creek; le imponenti pareti del canyon ci offrono delle vedute mozzafiato fino ad arrivare al punto più spettacolare, ossia il ‘Garden of Eden’, un’oasi lussureggiante attorno a una grande pozza d’acqua naturale. Qui ci fermiamo per un po’ di tempo a goderci questo spettacolo e il vento fresco che ci rianima dopo la discesa (nel frattempo la temperatura è salita ai classici 33°C di queste zone). Sotto un sole cocente percorriamo la ripida discesa finale che conduce al parcheggio, benedicendo le nuvole e la frescura che invece ci hanno accompagnato nell’ascesa iniziale (la Musla avrebbe avuto serie difficoltà… !!).

Map_Australia 24Con il sole e con un cielo fantastico tutto il paesaggio assume un aspetto di dimensioni meravigliose con forti contrasti di colore tra terra e cielo. Qui si avverte la vera essenza dell’outback australiano! Dopo un rigenerante bagno nella piscina del resort, andiamo a goderci le luci del tramonto su una ‘sunset platform’ poco lontana dalla nostra sistemazione: il sole si proietta sulle rosse rocce del Kings Canyon rendendolo di fuoco, mentre nel cielo danzano le nuvole creando delle sfumature cremisi.
La cena non è all’altezza di cotanta bellezza: al momento all’interno del resort funziona un unico ristorante che offre una cena a buffet piuttosto squallida. Ovviamente non esiste nulla nel raggio di 300 chilometri e quindi la scelta è obbligata. Quasi ci pentiamo di non essere rimasti in camera a mangiare i resti del pranzo al sacco di oggi! Spizzichiamo verdure e pasta fredda cercando di scegliere il meno peggio di quel che viene proposto. Due birre aiutano a superare il momento piuttosto buio dei Musli!

Itinerario: Ayers Rock Resort – Kings Canyon (Km. 310)

Pernottamento: Kings Canyon Resort (ottimo)