Oggi la Musla si sveglia senza protestare come suo solito in quanto è tutta eccitata al pensiero che incontrerà Babbo Natale; infatti è in programma la visita al Santa Claus Village (al Muslo è andata bene che il Santa Park, invece, non fosse aperto!) a Napapiri, esattamente al parallelo 66°33’07’’ N che identifica l’inizio del Circolo Polare Artico. La mattina è davvero freschina, tanto più che vi è una fitta coltre di nubi e la temperatura si aggira intorno ai 9°. Equipaggiati a dovere con pile e giubbotti, arriviamo alle 9 in punto alla casa di Babbo Natale in modo da essere pressoché i primi! Il Santa Claus Village consiste in vari negozi di souvenir natalizi, tutti in legno e con le luci e i tetti spioventi. Ci aggiriamo e facciamo acquisti in quasi totale solitudine ma immaginiamo cosa può accadere nel periodo di Natale. Visitiamo l’Ufficio Postale di Santa Claus che riceve annualmente più di ottocentomila lettere dai bambini di tutto il mondo e infatti notiamo pacchi di buste che giacciono in alcuni angoli dell’ufficio. Poi, il momento tanto atteso: la Musla, nel suo delirio natalizio, convince il Muslo a seguirla nell’incontro con Babbo Natale; entriamo nella sua casa e notiamo un enorme ingranaggio che muove un gigantesco pendolo a segnare il tempo che scorre. Un elfo ci accompagna nella stanza in cui, su un enorme poltrona, incontriamo Babbo: con lui ci intratteniamo a fare due chiacchiere in mezzo italiano-inglese e poi ci viene scattata una foto che, nonostante l’iniziale ritrosia verso questa speculazione commerciale, decidiamo di acquistare a ben 25 € (ovviamente non era consentito scattare foto o fare filmati con le proprie attrezzature)!!

Riprendiamo il viaggio e ci esalta l’idea di essere oltre il Circolo Polare Artico; tra l’altro, mentre maciniamo chilometri (siamo arrivati a 1.600!), riflettiamo sul fatto che ancora non abbiamo avuto il piacere di incontrare le famose renne di cui abbiamo letto ovunque e che sono segnalate presenti sulla strada con cartelli quasi ad ogni chilometro. Ha dell’incredibile quello che accade dopo pochi secondi: come per magia, appaiono cinque renne che ci attraversano la strada e si inoltrano poi nella boscaglia… a volte sembra che Qualcuno ci ascolti e si prenda bonariamente gioco di noi! Dopo questo episodio, in pratica non ne abbiamo più notate. Data la giornata rigida, consumiamo il nostro solito pranzo su Elisa, di fronte a un laghetto all’altezza di Sodankyla. Il tempo è sempre grigio e nuvoloso ma è proprio quello che noi immaginavamo pensando alle zone artiche, quindi ne siamo quasi felici!

Verso le 15 arriviamo a Inari e qui visitiamo il più importante museo sui Sami, l’antica popolazione che viveva in questa regione e da cui discendono buona parte dei Lapponi di queste zone; un percorso interessante che parte da una mostra interna sul cambiamento del clima in ogni mese dell’anno a queste latitudini fino a percorrere all’esterno un sentiero che ci presenta le tradizionali abitazioni Sami. Mancano ora solo 100 km. per arrivare a Karigasniemi, paese di confine tra Finlandia e Norvegia e tappa obbligata per chi decide di raggiungere Nordkapp da questo versante. E’ difficile definirlo un paese, in realtà si tratta di due distributori di benzina, un paio di market, un pub-ristorante e due camping. Ci accomodiamo nel cottage a noi riservato presso il Camping Tenorinne: la sistemazione può sembrare un po’ spartana dal momento che non vi è né bagno né lavandino (questi, insieme alle docce, sono comuni e si trovano in un edificio separato) ma la struttura interamente in legno, la verandina privata e il solito paesaggio di pini e betulle che ci circonda rendono affascinante e suggestivo il luogo nel quale abbiamo scelto di dormire.

Prima di cena, episodio increscioso: nel tentativo di trovare il segnale del cellulare per chiamare i Babbi, ci spostiamo praticamente di fronte alla dogana finnico-norvegese; lì, fermi a motore spento, mentre la Musla è al telefono, ecco che appare un solerte poliziotto finlandese che, insospettito dai nostri movimenti e dalla targa svedese di Elisa, ci inquisisce sul perché e il per come della nostra presenza in tale posto. Momento di panico, la Musla interrompe bruscamente la telefonata ma tutto si risolve appena il militare capisce che siamo italiani… anche questa volta il confine poteva crearci dei grattacapi! A buon conto, decidiamo di cenare nell’unico ristorante presente, frequentato da assidui bevitori della zona e noto per un salmone affumicato veramente squisito. E così anche il Muslo decide di scegliere questo piatto che si rivela essere ottimo e abbondante, il migliore mangiato finora a parere della Musla, che di salmoni se ne intende! Torniamo nel nostro caldo e cuccioloso cottage e ci godiamo la tranquillità e il silenzio incredibile che regna in questo posto.

Itinerario: Rovaniemi (Finlandia) – Napapiri (Finlandia) – Inari (Finlandia) – Karigasniemi (Finlandia) (Km. 426)

Pernottamento: Camping Tenorinne (un cottage di legno immerso nella natura)