Oggi i Musli sconfinano nella vicina Svizzera! Siamo infatti diretti al Monte Lema da cui diparte uno spettacolare e panoramico sentiero lungo 13 km che, tra vari sali scendi, porta prima al Monte Tamaro e quindi all’Alpe Foppa. Durata prevista, senza soste: 5 ore e mezza. L’organizzazione è tutta svizzera e quindi ovviamente perfetta; lasciamo la macchina al parcheggio di Miglieglia, un grazioso paesino montano ticinese a circa una trentina di chilometri da casa nostra; manco a dirlo la funivia che sale al Monte Lema parte con una precisione… svizzera! Quando, nel tardo pomeriggio, giungeremo alla nostra méta finale (l’Alpe Foppa), prenderemo poi un’altra funivia che ci riporterà a fondovalle a Rivera. Qui ci aspetterà una navetta che, in poco meno di un’ora, ci riporterà al parcheggio di Miglieglia; il tutto per 55 CHF, circa 50 euro.

Il rifugio del Monte Lema (1.550 m) ci accoglie avvolto nelle nubi ma già si intravede il panorama a perdita d’occhio che si potrà godere da qui fino al Tamaro: a ovest le Alpi con il Monte Rosa e quindi il Lago Maggiore, a est il Luganese con il suo lago, a nord (una volta in cima) Bellinzona e Locarno e a sud la pianura in cui, ad occhio nudo, è visibile lo skyline di Milano… insomma, davvero spettacolare! Dopo aver perso parzialmente quota, arriviamo dopo circa due ore di cammino al Passo d’Agario (1.549 m): dietro una collinetta ricoperta completamente di cespugli di mirtilli, si intravede una graziosa casetta che funge da bivacco… qui si possono acquistare bibite in modalità self-service! Alzando lo sguardo fa bella mostra di sé la cima nuda del Monte Pola (1.742 m) che iniziamo a scalare. Un inciso: nelle passeggiate turistiche che noi facciamo guardando le vette spesso abbiamo l’impressione di cime quasi irraggiungibili ma poi, camminando, si capisce che il sentiero non è poi così faticoso come nel nostro immaginario! Così accade anche questa volta! Prima delle 12.30 siamo in cima e, seduti sull’erba, ci rifocilliamo con i nostri panini e un po’ d’acqua, davvero rapiti dal panorama che ci circonda, con un cielo finalmente terso e senza nubi. Riprendiamo il cammino fino al Monte Gradiccioli (1.936 m) la cui cima non raggiungiamo approfittando di una digressione a sinistra che ci permette di evitare l’ascesa… peccato che poi il cammino si riveli un continuo sali e scendi non così innocuo! Perdiamo un po’ di quota per poi affrontare la salita finale al Monte Tamaro (1.961 m); il sentiero è impegnativo perché in 800 metri concentra circa 200 metri di dislivello! La vista che si gode dalla vetta è impagabile e spazia a 360 gradi ovunque. Ora non ci resta che scendere verso l’Alpe Foppa (1.530 m) ma anche qui, il percorso, non è tutto ‘rose e fiori’: continui saliscendi sassosi fino alla Capanna Tamaro e una lunga e noiosa gippabile in discesa fino all’arrivo della funivia. Plachiamo la nostra sete in riva al laghetto di fronte al ristorante dell’alpe; anche qui paesaggi davvero belli con prati verdi e mucche al pascolo. Ora è solo questione di spostamenti che ci porteranno a casa prima di cena…!

Alla fine abbiamo percorso quasi 14 chilometri, tutti interamente in costa con continui cambi di versante e, complice la bella giornata azzeccata, con un panorama mozzafiato… davvero stupendo!


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