Lasciamo di buon mattino e con molta malinconia il nostro amato faro. Sembra che il tempo stia facilitando, in qualche modo, la nostra partenza: c’è molta umidità e il cielo è lattiginoso. Ci precipitiamo al porto di Ubli e qui attendiamo l’imbarco per l’isola di Korcula: al momento il piazzale è deserto, siamo l’unica macchina al molo e addirittura l’ufficio Jadrolinija è ancora chiuso. Spinti dal terrorismo psicologico del viaggio di andata, vogliamo non correre rischi anche perché il traghetto successivo è alle sette di sera! Ci concediamo una buona colazione e all’apertura della biglietteria con terrore apprendiamo che, nonostante siamo i primi, non è detto che potremo imbarcarci (!!); questo dipende dal numero di macchine che si imbarcheranno con destinazione finale Spalato, a cui viene data la priorità. Follie locali a cui dobbiamo sottostare e che ci fanno vivere un’ora di agitazione! Per il rotto della cuffia, Otti riesce a infilarsi come terzultima macchina e così giungiamo al porto di Vela Luka da cui proseguiamo in macchina per Korcula dove ci imbarchiamo nuovamente per Orebic, sulla terra ferma.

Map_Dalmazia 15Ci aspettano poi più di 100 chilometri di strada costiera, stretta e trafficata, per raggiungere Dubrovnik. Riusciamo, tutto sommato, a rispettare i tempi e a trovare velocemente il nostro hotel, in realtà una villa con una bellissima camera spaziosa e mansardata. Siamo in posizione tattica per raggiungere a piedi la città vecchia (attraverso una scalinata piuttosto impegnativa che la Musla affronta con non pochi problemi, scivolando qua e là con i suoi sandaletti di cuoio davvero inadatti a questo percorso!). Con la stupenda luce del tramonto percorriamo l’intero arco delle mura, godendo di viste spettacolari sui tetti della città vecchia e sul porto di Dubrovnik. La città è una vera sorpresa per noi: non ce la immaginavamo così viva, frequentata da numerosi turisti e soprattutto così bella; passeggiare lungo lo ‘Stradun’ centrale, tutto lastricato di marmo e tagliato da stretti vicoli in salita, è il piacere maggiore che si può godere in questa città. E’ incredibile pensare che questo patrimonio umanitario sia stato devastato e bombardato nella recente guerra della ex-Jugoslavia: il ‘don’t forget’ appare frequentemente e lascia intendere quanto quella distruzione abbia segnato irrimediabilmente la popolazione locale. Tangibilmente, nel giro sulle mura si nota che i tetti della città vecchia sono stati restaurati tutti recentemente. Ceniamo in un piacevole ristorantino sul porto, consigliato dalla nostra fedele Lonely per essere il migliore in città per mangiare pesce; in effetti non viene smentita. Calamari fritti per il Muslo e ai ferri per la Musla, davvero squisiti! I prezzi qui sono leggermente più alti che nel resto della Croazia ma lo spettacolo che abbiamo di fronte è sicuramente impagabile. Dato il caldo, non ci facciamo mancare un bel litro di vino bianco malvasia e ciò rallegra i Musli in maniera decisa per il resto della serata!

Itinerario: Faro di Struga – Ubli – Vela Luka (traghetto) – Korcula – Orebic (traghetto) – Dubrovnik (Km. 173)

Pernottamento: B&B Villa Dubrovnik Garden (bellissima camera spaziosa e mansardata)