Facciamo ancora base a Tralee e di buon mattino, quando solitamente si scartano i regali, noi ci approvvigioniamo di quello che costituirà il nostro pranzo di Natale: patatine Pringles, pane confezionato, ketchup e l’immancabile cheddar (formaggio arancione). Oggi ci aspetta il giro completo della Dingle Peninsula; soffia un venticello gelido che non aiuta ad alzare la temperatura percepita, già di per sé pienamente invernale!

C’è poca gente in giro in questa mattina di Natale e i nostri unici compagni, man mano che saliamo verso il Connor Pass, il passo montano più alto dell’isola d’Irlanda, sono le immancabili pecore dai calzini neri (!) e i gabbiani che si divertono a fare evoluzioni sopra le nostre teste, il tutto accompagnato degnamente dalla musica di Enya, l’unica melodia adatta al paesaggio fiabesco che abbiamo di fronte. Più si sale, più la natura diventa aspra e selvaggia; il rumore è solo quello del vento e dinnanzi a noi si aprono panorami mozzafiato sui laghetti della vallata sottostante e, in lontananza, sulla baia di Dingle. Certo la strada è stretta, tortuosa e protetta dal precipizio da un misero muretto di pietra. Purtroppo vi è molta foschia ma i Musli non si perdono d’animo e continuano a scattare foto e a fare riprese come veri professionisti!

Dopo una lunga discesa in cui il Muslo si diverte a guidare ‘sportivamente’ la Fiestina, giungiamo a Dingle, che ci accoglie con le sue botteghe dalle coloratissime insegne e con il suo porto animato di pescherecci. Proprio all’ ora di pranzo, il tempo decide di farci un regalo: un bel sole fa capolino tra le nuvole, mitigando anche un po’ gli effetti del vento gelido e noi ci fermiamo a consumare il nostro pasto natalizio a Slea Head, occupando uno dei deserti tavoli in pietra presenti in questo punto panoramicissimo a picco sul mare. Nonostante il freddo, il vento, la limitatezza delle pietanze, siamo felici, felicissimi e questo per noi rimarrà sicuramente un Natale indimenticabile!

Iniziamo il tratto di ritorno verso Tralee incontrando Kilmalkedar e i resti del suo monastero del settimo secolo e quindi il Gallarus Oratory, considerata la chiesa cristiana più antica di tutta l’Irlanda. Luoghi davvero mistici! Tornati a Tralee, la giornata ci riserva però l’ultima gioia: memori degli stenti di ieri, chiediamo a Peggy, la gentilissima padrona del B&B, consigli su dove andare a cenare. Giustamente ci fa notare che, essendo Natale, è probabile che tutti i pochi locali della città siano chiusi e ci propone quindi di gustare una vera e propria cena di Natale (con anche una bottiglia di vino rosso, vero e proprio lusso qui in Irlanda) presso il B&B. L’atmosfera che ci prepara è davvero meravigliosa: luce soffusa, candele e addirittura due regalini di Natale. Da questa sera Peggy (oh, Peggy) rimarrà sempre nei nostri cuori!

Itinerario: Tralee – Dingle – Fahan – Dunquin – Ballyferriter – Murreagh – Tralee (Km. 146)

Pernottamento: Conn Oriel B&B (Peggy, oh Peggy! Padrona di casa dolcissima!)