Bukhara - Madrasa di Mir-i-Arab 3Di buon mattino Eldor ci porta al Mausoleo di Ismail Samani, uno dei più antichi monumenti musulmani della città, a qualche chilometro dal centro. Qui ritroviamo l’ormai soprannominato ‘Gruppo Vacanze Piemonte’ (davvero sono proprio piemontesi!), ammasso di gente che ci portiamo dietro da Khiva! Poco lontano attraversiamo il colorato e folkloristico mercato del Kolkhoz Baazar, ricco di spunti fotografici soprattutto nella parte riguardante la frutta (incredibilmente colorata e ordinata!) e spezie, fino ad arrivare all’Ark, Città Regale all’interno della città; le sue mura ricordano quelle di Khiva ma il suo interno non ci impressiona particolarmente anche perché la parte più interessante riguarda i musei che oggi, purtroppo, sono chiusi! Il caldo si fa sentire e noi ci perdiamo nelle stradine intorno fino a giungere alla zona più monumentale di Bukhara in cui si trovano i monumenti principali della città: il Minareto Kalon (all’epoca in cui fu costruito, coi suoi 48 metri di altezza era l’edificio più alto di tutta l’Asia Centrale), la Moschea Kalon (in grado di contenere 10.000 persone) e la Madrasa di Mir-i-Arab. Insieme formano un quadro di rara bellezza che ci rimarrà nel cuore! Trascorriamo una buona mezzora all’interno della tranquillità del chiostro della moschea, ammirati della sua maestosità e nello stesso tempo affascinati dalle migliaia di geroglifici arabi e simboli per noi incomprensibili.

Bukhara - Ristorante Chasmai-Mirob 4La Musla alza gli occhi al cielo e nel farlo coglie l’esistenza di una terrazza di un ristorante proprio con vista sulla piazza: quello deve essere il posto per il nostro pranzo! Dall’alto, effettivamente, si gode di un panorama meraviglioso! All’ombra del bersò del ’Chasmai-Mirob Restaurant’ pranziamo leggeri con ravioloni di carne per il Muslo e riso con ceci e verdure varie per la Musla. Ci addentiamo poi verso méte ignote all’interno della parte abitata e qui ritroviamo le caratteristiche che pensavamo di aver lasciato a Khiva (in quanto Bukhara ci era parsa fin da subito più turistica e leggermente più moderna): strade sterrate e case approssimative ma anche una quantità di madrase abbandonate da tempo e non incluse nei circuiti turistici e, proprio per questo, ricche di autenticità!

G Bukhara 5Dopo aver riattraversato il centro, ci avventuriamo per l’area che dal nostro hotel si estende ad est lungo Mekhtar Anbar street: sulla cartina sembra una sorta di grande vialone ma non è altro che uno sterrato fiancheggiato da abitazioni fatiscenti. Nonostante l’innegabile degrado, tutte le persone che incontriamo si dimostrano curiose di sapere da dove veniamo e soprattutto sono con noi estremamente cordiali! Quello uzbeko è davvero un bel popolo! A un certo punto, anche un po’ sfatti dalla fatica e dal caldo, incontriamo il nostro mitico Eldor che bighellona davanti a un albergaccio (che ci dice essere la sua sistemazione!) poco lontano dal nostro hotel; vi facciamo ritorno dalla strada principale e qui sembra quasi un altro mondo: tutta l’approssimazione che campeggia nelle vie laterali lascia spazio a costruzioni molto più dignitose e ordinate. Ci stiamo un po’ riprendendo nella stanza del nostro hotel quando vediamo farsi quasi buio (come è possibile, visto che è tardo pomeriggio?) e alzarsi un ventaccio che scuote infissi e piante. E’ una sorta di tempesta del deserto che avvolge tutto con una nube sabbiosa, estremamente violenta; noi, ovviamente, per stasera avevamo prenotato la cena al ristorante ‘Minzifa’, in quello si dice essere il miglior ristorante della città, anche e soprattutto per la sua panoramica terrazza! Quindi ci tocca riparare all’interno e tirare su il morale con una bella bottiglia di vino rosso italiano (falso.. è russo!), palline di formaggio fritte, crocchette di melanzane e plov (il piatto nazionale uzbeko, uno spezzatino di montone stracotto con riso) per il Muslo e un piatto semi-immangiabile di spaghetti al pomodoro per la Musla. Ripariamo quindi in hotel in quanto la temperatura si è davvero abbassata e il vento spira ancora fastidioso!

Itinerario: Bukhara

Pernottamento: Sasha & Son Boutique Hotel