Non prima di aver conosciuto Rino, il cagnolino dei padroni di casa che entra nel salone della casa in cui soggiorniamo come una furia mentre facciamo colazione, salutiamo la compagnia e iniziamo la nostra discesa verso il Deserto del Negev, trascorrendo anche parecchio tempo in coda visto il traffico che incontriamo nei pressi di Tel Aviv. Coda per coda, decidiamo allora di fermarci a una sorta di autogrill per rifocillarci con acqua e cibo; qui sembra riunito un intero contingente di militari israeliani. Non siamo di certo abituati a trovarci circondati da uomini e donne (molte), tra loro alcuni giovanissimi, armati fino ai denti i cui mitra ci sfiorano mentre siamo in coda per un trancio di pizza! Inizia a fare ancora piuttosto caldo e, continuando sulla strada, notiamo uno strano bagliore nel cielo che ci lascia a bocca aperta: ipotizziamo l’arrivo dei marziani sulla terra o l’esistenza di uno strano apparato militare tipo scudo spaziale. Ne siamo affascinati e la curiosità (soprattutto della Musla) ci attanaglia… cosa sarà quel bagliore lucentissimo all’orizzonte che scorgiamo da chilometri? Finalmente ci arriviamo vicino e scopriamo che si tratta della Centrale Solare di Ashalim, sperduta nel deserto del Negev. E’ davvero qualcosa di ipnotico che ci fa scendere dalla macchina per scattare curiose fotografie!

Dopo poco, giungiamo alle rovine della città nabatea di Shivta, all’interno dell’omonimo parco: il posto è isolato e suggestivo e offre ampie vedute sul territorio circostante, ancor più affascinate in quanto lo visitiamo in totale solitudine, sotto un sole cocente! Di fianco alla strada vi è l’immancabile zona militare che alcuni ‘simpatici’ capitelli segnalano avvertendo che, se incautamente ci si avventura nella zona, si rischia di essere colpiti da fucilate o peggio. Benissimo! Con un po’ di ritardo arriviamo nei pressi di Mizpe Ramon, dirigendoci ai vari view points presenti sia in città, sia nella zona delle pietre prismatiche, una bassa collina con rocce poligonali e sabbia colorata sull’ampio canyon che, come una voragine, si apre ai nostri piedi. Ne veniamo davvero rapiti dalla bellezza! Stupendo. Un po’ cotti dalla giornata, ceniamo al buffet dell’hotel e poi tentiamo la vista del cielo stellato che purtroppo risulta un po’ disturbato dall’inquinamento luminoso circostante. Siamo nel bel mezzo del deserto del Negev!

Itinerario: Nazareth – Shivta – Mizpe Ramon (Km. 326)

Pernottamento: Ramon Inn