In una settimana densa di impegni, tra una lunga visita ad Expo (di cui leggerete a breve!) e una trasferta a Torino (per accompagnare Babbo ad assistere a Juventus-Frosinone!!), troviamo una serata in compagnia dei nostri cari amici Francy e Luca per dedicarci ai piaceri della buona tavola e alle chiacchiere tra noi. Loro propongono ‘Sciatt à Porter’, un grazioso locale valtellinese in viale Montegrappa, che anche noi avevamo a suo tempo adocchiato: ovviamente aderiamo con entusiasmo!!
Ci troviamo nella zona della movida milanese di Porta Nuova, quasi di fronte a Eataly, ma il ristorante è un’oasi tranquilla con cibi dai gusti valtellinesi e dall’arredamento minimalista.

Non possiamo che iniziare con un cartoccio di Sciatt, golose frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio Casera fuso, nella duplice versione con o senza cicorino… una delizia per il palato! Proseguiamo poi con un piatto di polenta mantecata con burro e formaggio (squisita!) per poi dividerci un assaggio di ‘taroz’, tipico piatto della cucina contadina, una sorta di purè di patate e fagiolini con burro e casera, servito con fette di cipolla rosolata adagiate sul servito…notevole! Inoltre Luca assaggia la salsiccia con polenta e sembra decisamente convinto della scelta…! Insomma cibo di qualità. Non parliamo poi dei dolci: assaggiamo le specialità della casa quale bisciola, torta ai mirtilli di grano saraceno e tortino di mele…davvero deliziosi. Il vino non può che essere un buon Valtellina Superiore, vitigno Fracia di Nino Negri, interessante.

A conclusione, in piena tradizione montana, ci viene offerto un bicchierino di Genepì! Che bello gustare in città questi sapori che solitamente fanno parte di weekend trascorsi in montagna e gite fuori porta!
Il locale ci ha convinto, è accogliente, curato e il servizio cortese e simpatico, il che non guasta! I prezzi sono nella media milanese, i vini (interessante scelta) pure… Ritornarci è un obbligo, vuoi per l’offerta di cibo che non si può assaggiare in una sola volta, vuoi per la cortesia e piacevolezza del locale.

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