Sabato scorso, a chiusura dei bagordi estivi e in compagnia dei nostri amici Francesca e Luca, siamo andati al ristorante ‘La Stadera’, un locale che si trova nelle vicinanze della nostra abitazione ma in cui non avevamo ancora avuto l’occasione di andare. E’ a Gavirate, nella graziosa frazione di Armino che ci ricorda molto Cerro in quanto anch’essa a ridosso dei boschi del Parco Campo dei Fiori. (Aggiornamento: al 2020 si trova in centro a Gavirate)
Si può cenare sia all’interno sia all’esterno sotto un ampio bersò: noi scegliamo di rimanere al coperto dal momento che, dopo un’estate piacevolmente calda, le serate nel Varesotto si sono fatte più fresche. Ora vi è quasi un clima di montagna, di giorno il caldo sole che permette ancora un bagno in piscina, la sera temperature in picchiata che fanno desiderare il camino! Le sale interne sono piacevolmente arredate, in uno stile sobrio che subito ti fa sentire a casa. Già dal sito notiamo un altro particolare che ci fa apprezzare il ristorante: ogni mese il menù presenta piatti diversi a seconda dei prodotti di stagione, anche se non mancano mai le specialità della casa a base di carne e di tartufo.

Veniamo alla cena: nell’attesa di essere serviti ci viene offerto un bicchiere di prosecco e questa piccola attenzione già ci ben predispone. Per iniziare scegliamo due antipasti misti della casa (davvero gustosi e un po’ diversi dal solito, con assaggi di insalata russa, salumi, funghi sottolio, insalata greca, verdure fritte e fagottini e rotolini salati) che preparano il nostro stomaco al piatto principale. Con estremo gaudio la Musla opta per un abbondante piatto di gnocchi al gorgonzola e al tartufo mentre le scelte degli altri commensali si concentrano su una classica pasta al ragù bolognese, tortelli di zucca alla mantovana e maccheroni con funghi porcini e pomodorini per il Muslo. Il tutto è innaffiato da una buona bottiglia di Teroldego che, ahimè, ha il difetto di terminare assai presto…! La sazietà ci spinge a non prendere secondi piatti che comunque da menù hanno l’aria di essere molto invitanti, soprattutto le tagliate e la fiorentina, specialità della casa da provare in una seconda visita che pensiamo di fare.
Concludiamo la cena con dolci prelibati fatti in casa quali tiramisù e gelato con miele e mandorle tostate: la Musla, triste per la fine della bottiglia di vino, decide per un bicchiere di vinsanto in cui gustare i cantucci.
Il tutto, acqua compresa, per 25 euro a testa… un ottimo rapporto qualità-prezzo! Torneremo nel corso dei mesi con la voglia di assaggiare altri piatti stagionali!

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