Oggi giornata con tabella di marcia impegnativa, ci attendono infatti la sequenza: Skyway Monte Bianco, pranzo in un ristorante tipico valdostano e quindi Terme di Pré Saint Didier. Rispetto a ieri, vi sono più nuvole nel cielo ma abbiamo fortuna in quanto, una volta giunti a Punta Helbronner, il cielo si apre e riusciamo a scorgere il Monte Bianco in tutta la sua interezza. E’ davvero uno spettacolo della natura che emoziona e toglie il fiato (nel vero senso della parola, visto che qui a 3.462 metri anche fare un paio di scalini rende il fiato corto). Proviamo il piacere di camminare brevemente sul ghiacciaio dopo la discesa un po’ claustrofobica al Rifugio Torino e l’ora e mezza prevista dal biglietto sulla cima più alta è quasi insufficiente a godere della meraviglia che si manifesta davanti ai nostri occhi. Siamo vicini a 0 gradi ma il sole scalda e noi stiamo bene con i nostri leggeri piumini. Ridiscendiamo alla stazione intermedia del Pavillon e, ancora una volta, ci stupiamo non solo della stupenda natura che ci circonda ma anche dell’impressionante opera ingegneristica che è questa funivia. Qui acquistiamo il vino dei vigneti più alti d’Europa, Cave Mont Blanc, tra i comuni di Morgex e di La Salle, dove si raggiungono i 1.200 metri di altitudine.

Ridiscesi a quota 1.100 metri, ci sentiamo un po’ storditi dalla differenza di altitudine (tra l’altro percorsa in men che non si dica nei due tratti di funivia), ma ciò non ci impedisce di gustare a pieno le prelibatezze e l’ambiente montano curatissimo del ristorante ‘Brasserie La Sapinière’, poco lontano dalla funivia. Inizialmente la nostra scelta era caduta su ‘La maison de Filippo’, già visitata in occasione dei nostri giorni a Champorcher qualche anno fa, ma, essendo chiuso, abbiamo dovuto optare per una soluzione alternativa. Scelta davvero azzeccata che si dimostra allo stesso livello – se non meglio – della scelta inziale. Gustiamo con piacere piatti tipicamente locali quali: gnocchetti alla fonduta, battuta di manzo e bagna cauda alla valdostana per la Musla (davvero top!). Riprendiamo l’auto e ci immergiamo nel mondo rilassante delle Terme di Pré Saint Didier. A causa del covid le entrate sono contingentate, quindi c’è sì gente ma non in quantità tale da rendere i vari spazi affoltati. Girovaghiamo nei giardini e all’interno della struttura, godendo di getti idromassaggio, piscine dall’acqua calda, docce emozionali e saune. Ne usciamo rilassati e ben disposti nonostante la prima impressione un po’ inquietante avuta all’arrivo nel parcheggio, dove il colpo d’occhio su quelle figure in movimento in accappatoio bianco ci aveva evocato un sanatorio per pazzi durante l’ora d’aria! Dopo il leggero aperitivo delle Terme, giungiamo al nostro hotel, dove facciamo il punto dell’ultimo giorno di questa vacanza, di fronte ad una cioccatala e ad una squisita tarte tatin.

Pernottamento: Hotel Monte Emilius