Atterrati ieri nel pomeriggio all’aeroporto di Larnaca, ritiriamo la nostra Wolkswagen Up a nolo e subito abbiamo la prima sorpresa: la guida è a sinistra! Solitamente, prima di partire, ci documentiamo sulle méte dei nostri viaggi ma da nessuna parte ne avevamo avuto notizia e soprattutto davamo per scontato che Cipro si conformasse agli usi greci piuttosto che ereditare alcuni costumi anglosassoni! Invece no… e quindi, alla prima rotonda all’uscita dell’aeroporto, ci investe il solito straniamento e la sensazione di essere dal lato sbagliato! Il Muslo, comunque, prende immediatamente confidenza con la strada e in meno di un’ora, percorrendo la comoda autostrada (senza pedaggio) che punta dritta verso ovest, giungiamo al nostro hotel, accompagnati da un tramonto dalle numerose sfumature di rosa difficilmente descrivibili! Il nostro hotel si trova alle periferie di Limassol, maggior porto turistico dell’isola. Subito ci accorgiamo che il Mediterranean Beach Hotel, direttamente sul mare, è un posto in cui staremo meravigliosamente! La struttura è magnifica, moderna, lussuosa e riccamente addobbata per le imminenti festività natalizie.

Notiamo subito la presenza di numerose colonie di mici sul lungomare (i più intraprendenti gironzolano per il solarium dell’hotel e un certosino dall’aria furba entra addirittura nella hall in cerca di attenzioni): hanno tutti il manto di un colore diverso, alcuni sono adulti, altri cuccioli ma tutti affettuosissimi, evidentemente abituati alla presenza umana! Essendo noi amanti di questi felini, per noi è bello coccolarli e godere della loro compagnia!

Non si può dire che faccia caldo ma, essendo partiti da una Malpensa ghiacciata (per la prima volta, sul nostro aereo, abbiamo assistito alla procedura di rimozione del ghiaccio dalle ali!), percepiamo i circa 10 °c come un relativo tepore! Dopo poco, usciamo alla scoperta di Limassol: è un susseguirsi di maestosi hotel e numerosi locali e ristoranti, per lo più rivolti a turisti inglesi e russi. Noi scegliamo la ‘Taverna Meze’ di cui avevamo letto gran bene: gustiamo tahini (una salsa a base di semi di sesamo che apprezziamo molto), hummus, feta grigliata e garlic bread come antipasto e papoutsakia (melanzane ripiene di carne) per il Muslo e moussaka vegetariana (sformato di melanzane, pomodoro  e besciamella) per la Musla. Tutto davvero squisito, anche se i prezzi, più che ciprioti, sembrano allineati a quelli inglesi!

Itinerario: Milano Malpensa => Larnaca – Limassol (Km. 58)

 

Oggi ci svegliamo con un’amara sorpresa: piove e tira un vento freddo! Durante la colazione (che sembra un banchetto, data la varietà e quantità di cibi presenti!) diamo un occhio alle previsioni del tempo e decidiamo quindi di puntare verso est, dove è previsto un miglioramento. Arriviamo ad Agia Napa che, d’estate, sembra essere una vera e proprio mecca del divertimento notturno; qui, infatti, vi sono moltissimi locali e ristoranti dai temi più stravaganti: da quello dedicato ai Flintstones a quello in stile tex-mex in cui troneggia un enorme sombrero. Sembra di stare in un parco divertimenti, benché comunque siano tutti chiusi, data l’ora e la stagione. Noi ci soffermiamo, però, sulle bellezze naturalistiche di Nissi Beach, una baia dal colore del mare turchese, nonostante il cielo sia ancora nuvoloso: immaginiamo cosa deve essere col sole! Anche qui gli unici abitanti sembrano essere numerosi gatti che si rincorrono sulla sabbia bianca della spiaggia e si avvicinano a noi in cerca di qualche carezza.

map_cipro-1Dopo una decina di chilometri giungiamo a Dherynia, poco lontano dal confine con i territori occupati dall’esercito turco dal 1974: qui ha sede il Centro Culturale che racconta, con un video davvero toccante, cosa era il litorale intorno a Famagosta – all’epoca paradiso del turismo internazionale – prima dell’occupazione turca. La particolarità riguarda nello specifico il quartiere di Varosia, dove negli anni sessanta vennero costruiti molti alberghi di lusso a molti piani sul litorale fronte mare: i turchi non si limitarono ad occuparne l’area ma, ad ulteriore sfregio, lasciarono la zona completamente abbandonata. Il tempo e i fenomeni atmosferici stanno logorando gli edifici e il quartiere ha assunto un aspetto inquietante e spettrale; tale fu la fretta con cui gli abitanti abbandonarono le proprie case che sembra tutto si sia cristallizzato in quel momento: tavole apparecchiate e automobili nelle concessionarie. Dalla torre del Centro Culturale, con un binocolo, si riesce a scorgere qualche hotel abbandonato, la linea di confine con le bandiere turche issate al vento e i gabbiotti dell’Onu a protezione della pace. Uno spettacolo che diventa ancora più drammatico quando, dopo aver attraversato il varco di confine in auto (e pagato i 20 euro di assicurazione per il territorio turco-cipriota), ci troviamo a passeggiare sulla sabbia della spiaggia collegata  alla parte abbandonata; in teoria non si potrebbero scattare foto… in teoria. Ma i Musli, nonostante la presenza di un’inquietante vedetta turca, devono documentare e osano!

dscn2768Arriviamo quindi al centro storico di Famagosta: nonostante le numerose vestigia veneziane, incluse le imponenti mura, la visita alla città risulta un po’ deludente. Pensavamo a un centro storico raccolto e composto da viuzze caratteristiche: in realtà si tratta di strade anonime in cui regna un generale senso di abbandono e trascuratezza. Anche gli abitanti si dimostrano completamente differenti dai greco-ciprioti: poche parole, zero sorrisi e la sensazione quasi di arrecare disturbo ogni volta che si entra in un negozio!
Lasciamo Famagosta alla volta del sito archeologico di Salamina, proprio in riva al mare: è davvero bello e rilassante passeggiare per la vasta area degli scavi ed ammirare i secoli di storia che il teatro greco e il ginnasio portano con sé. Inoltre le luci del pomeriggio invernale rendono sfumature di colori davvero suggestive, da cogliere con le nostre tecnologie video! Torniamo verso casa attraversando la landa desolata che si estende a ovest e facciamo poi tappa a una decina di chilometri dal nostro hotel, quando ormai si sta facendo buio, ad ammirare la bella Governor’s Beach, caratterizzata dal contrasto tra la sabbia nera e il bianco delle rocce di arenaria. Ci abbandoniamo quindi alle coccole del centro benessere del nostro hotel: sauna, bagno turco, idromassaggio e piscina riscaldata. Davvero ritemprante!

dscn2812Per cena scegliamo la ‘Forsos Tavern’ a Mouttagiaka, un sobborgo di Limassol e qui, raggiungiamo la ‘sublimazione’: oltre a essere un locale caratteristico con un accogliente camino acceso, lo ricorderemo per la cena più gustosa e abbondante della nostra vita! Il menù è fisso (l’unica scelta che si può fare è tra la variante carnivora e quella vegetariana, il tutto per poco meno di 20 euro a testa) e prevede un’infinita serie di meze (assaggi di vario tipo) delle più svariate tipologie: olive, verdure di ogni tipo, tzatziki, tahini, melanzane grigliate, patate, formaggio halloumi alla griglia, ravioli, cuos cous, frittatina e vari tipi di carne, tra cui manzo, agnello, pollo, fegato, etc.; per finire dolcetti tipici appena fritti, molto gustosi. Tutti i cibi sono di alta qualità ma il problema, se così si può chiamare, sono le porzioni: ognuna di queste potrebbe già soddisfare la fame di un solo pasto e quindi a un certo punto, satolli all’inverosimile, issiamo bandiera bianca, anche se è un vero dispiacere lasciare nel piatto cotanto ben di Dio (cosa che, tra l’altro, non siamo soliti fare). Semplicemente un trionfo!

Itinerario: Limassol – Agia Napa – Dherynia – Famagosta – sito archeologico di Salamina – Governor’s Beach – Limassol (Km. 247)