Racconto

Periodo: 4 - 12 novembre 2022

Pernottamento: Sandies Bathala Resort

Tutti ci hanno sempre parlato delle Maldive come uno dei posti da vedere almeno una volta nella vita e quindi, da viaggiatori curiosi quali siamo, non potevamo non metterle nella nostra personale bucket list! Decidiamo quindi di pianificare questa vacanza in questo 2022, anno così ricco di significato e degno di essere debitamente festeggiato dai Musli!

Dopo nove ore di aereo in notturna in cui riusciamo a dormire ben poco, giungiamo all’aeroporto di Male e subito siamo avvolti dal caldo maldiviano, 28/30 °C che rimarranno costanti per tutta la settimana, a prescindere dalla presenza del sole! Veniamo trasferiti con un pulmino all’adiacente aerostazione degli idrovolanti… mai visti tanti tutti insieme! Ancora un po’ sballati dalle poche ore di sonno, ci godiamo il tragitto di circa mezzora che, rumorosamente ma con meravigliosi panorami sulle isolette sottostanti, ci porta a una piattaforma di atterraggio che sembra essere abbandonata in mezzo al mare per poi essere trasferiti finalmente via barca verso quella che sarà la nostra casa per una settimana: il Sandies Bathala Resort nell’atollo di Ari Nord.

Il cielo è costellato di spettacolari e fotogeniche nuvole ma, quando il sole esce, scotta la nostra pelle, ormai riabituatasi al tepore autunnale delle nostre latitudini. Ancora in tenuta da aereo, tuta e scarpe da ginnastica, veniamo accompagnati al ristorante in cui consumeremo colazione, pranzo e cena dei prossimi giorni. Il pavimento è fatto di sabbia e intorno a noi altre persone, ormai abituate alla quotidianità dell’isola, con vestiti estivi informali e soprattutto senza scarpe né ciabatte… non vediamo l’ora di far parte di loro! Finalmente possiamo prendere possesso del nostro beach bungalow: una spaziosa camera dai colori chiari con un enorme letto, il bagno maldiviano (ovvero con doccia a cielo aperto) e un portico direttamente sulla spiaggia con vista molo.

Man mano che passano i giorni, entriamo sempre più in sintonia con lo spirito dell’isola, quasi fosse un essere animato… la percorriamo in lungo in largo ma questo, davvero, porta via poco tempo, visto che l’isola è trecento metri per centocinquanta! Facciamo numerose sedute di snorkeling e ci viene naturale fare un confronto con le barriere coralline finora viste: se i pesci qui sembrano più vari (abbiamo anche il piacere di nuotare insieme a qualche squaletto di barriera!) e soprattutto quasi superdotati rispetto a quelli del Mar Rosso, la barriera appare un po’ sbiancata e rovinata. Ci dicono che ciò è conseguenza delle anomalie termiche avvenute su scala globale lungo tutta la fascia tropicale degli ultimi vent’anni. E’ comunque una bellissima sensazione, anche considerando che l’acqua è davvero calda e la Musla indossa la sua maglietta termica solo la prima volta! A differenza di quanto avevamo immaginato, spesso il moto ondoso è tanto forte da rendere difficoltoso la risalita dalle scalette dei pontili.

Sperimentiamo anche le bizze del tempo tropicale di cui avevamo letto: forti scrosci d’acqua (che non durano mai di una decina di minuti) seguiti poi da un sole accecante… anche la pioggia qui al suo fascino e la accogliamo con gioia (mai lo avremmo pensato quando eravamo a casa) in quanto non vi sono particolari sbalzi climatici e quindi la vita prosegue come se nulla fosse, leggendo e rilassandoci sotto il nostro portico o nuotando comunque in mare con la sensazione, mai provata prima, della pioggia che cade sulle nostre teste. Meraviglioso!

La vita scorre tranquilla e in completo relax al Bathala, quasi una sorta di mondo parallelo a quello reale, in cui tutti sono felici e rilassati (la maggior parte delle persone, qui, è in viaggio di nozze!) e nel quale si ha uno stacco totale dal mondo terreno, proprio perché l’orizzonte non è altro che mare, sabbia e palme. L’unico impegno è rispettare gli orari dei pasti e poi nulla più, se non far godere ai nostri occhi di quello che ci circonda!

Facciamo anche una escursione di mezza giornata verso un punto in cui dovremmo poter nuotare con le tartarughe (ma queste non si affacciano!) e per raggiungere una lingua di sabbia in mezzo al nulla che non può che essere un set fotografico a cielo aperto. Per fortuna abbiamo con noi la nostra fotocamera subacquea (che la Musla ha rischiato di perdere, colpita da un’onda vicino ai Water Bungalow!), visto che l’affioramento è raggiungibile solo a nuoto!

Dopo una settimana trascorsa in questo paradiso dell’Oceano Indiano, ragioniamo sul fatto che, nonostante la vita apparentemente monotona, potremmo sicuramente trascorrere qui ancora qualche giorno senza annoiarci… seguendo la nostra meravigliosa quotidianità fatta di colazione, passeggiatina intorno all’isola, sessione di snorkeling, sole e passeggiatina, pranzo, lettura, sessione di snorkeling, passeggiatina, aperitivo al tramonto in piscina, cena, cocktail al bar per il dopo cena e ritorno nel nostro bungalow cercando di evitare i numerosi paguri che, soprattutto di notte, passeggiano anch’essi sulla sabbia!

In conclusione, certo, ci sono molti fattori da considerare in una vacanza alle Maldive: fuso orario, ore di volo, costo (davvero significativo!)… tutto a favore, per esempio, di una meta alternativa come la nostra amata Berenice! Ma qui, al Bathala, oltre agli aspetti oggettivi, noi abbiamo avuto sensazioni mai provate prima in altri viaggi: totale stacco dalla realtà, completo livello di rilassamento fisico e mentale e un benessere che, per molti giorni, anche una volta tornati a casa, non ci ha abbandonato.

Il giorno della partenza, prima di imbarcarci verso la piattaforma dell’idrovolante, scattiamo un’ultima foto a quello che è stato il nostro unico mondo per una settimana… man mano che ci allontaniamo, l’isola si fa ancora più piccola, è quasi una visione magica che poco dopo scompare e noi, malinconici, concordiamo che, se mai un giorno torneremo alle Maldive, sarà per forza ancora Bathala… siamo stati troppo bene! 

 

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