Costiera Amalfitana

 

Racconto

Periodo: 17 - 21 maggio 2018

Itinerario: Milano Centrale - Salerno (Italo Treno) - Cetara - Minori - Ravello - Atrani - Amalfi - Vietri sul Mare - Grotta dello Smeraldo - Positano - Sorrento - Salerno - Milano Centrale (Italo Treno)

Distanza percorsa: 211 km

Pernottamenti: Cetara Lemon's Resort a Cetara, Mariselle a Salerno

 

Prima volta in Costiera Almafitana per i Musli, accompagnati in questo viaggio dai genitori della Musla! Arriviamo alla stazione di Salerno in poco più di 5 ore con Italo e, dopo aver ritirato la nostra auto a noleggio (una 500 xl poco prestazionale), ci dirigiamo alla sistemazione che ci ospiterà per tutta la vacanza, a parte l’ultima notte che trascorreremo a Salerno; si tratta di un panoramicissimo appartamentino indipendente proprio a picco sul mare su una ripida stradina che corre sopra la strada costiera nei pressi di Cetara. Facciamo la conoscenza della simpatica e chiacchierona padrona di casa e dei suoi due cani che scodinzolano felici all’interno del limoneto a terrazzamenti che circonda la casa. I limoni sembrano crescere per dispetto e sono di dimensioni davvero notevoli… non ne avevamo mai visti di così grossi e bitorzoluti! Il colpo d’occhio è bellissimo e la giornata davvero luminosa e tersa: spettacolo! Il tempo di una rinfrescata e via a piedi verso il grazioso paese di Cetara: è il classico borgo marinaro con case arroccate sulla montagna e una piccola spiaggia. Noi ci fermiamo in un bar fronte mare e ci godiamo lo spettacolo dei colori del tardo pomeriggio; il sole è cocente ma appena si va all’ombra un’aria fresca ci sferza facendoci venire i brividi! Siamo stupiti da quanti fotografi stiano facendo servizi fotografici a coppie di stranieri ma soprattutto a bambini e ragazzini del posto, tutti vestiti a festa, in occasione forse di prossime cresime e comunioni. Paese che vai, usanze che trovi! Dopo essere tornati a casa e rinfrescati riprendiamo la macchina per cenare proprio a Cetara, da ‘Punto e pasta’, un minuscolo ristorante che offre piatti della cucina locale (le alici la fanno da padrona!) in un ambiente famigliare e informale… la Laurina assaggia la pasta alla colatura di alici, specialità proprio di Cetara e noi gustiamo altri piatti deliziosi a base di tonno e prodotti locali: il tutto innaffiato da un litro e mezzo di Falanghina… cominciamo bene! Da sottolineare la bontà del pesto cetarese come condimento per fusilli fatti in casa…strepitoso! Al chiaro di luna raggiungiamo la nostra casa e, complice il vino, crolliamo nel sonno.

L’indomani ci svegliamo e attraverso le finestre della nostra casa che sembrano oblò di una nave, ci godiamo lo spettacolo che si apre dinnanzi a noi: l’immensità del mare, i limoneti e sulla sinistra, Salerno! La giornata prevede di toccare le mete più significate e famose della Costiera Amalfitana; iniziamo a percorrere la SS 163 non senza qualche patema d’animo a causa della tortuosità e strettezza della strada ma anche della spericolatezza di motociclisti e automobilisti locali che non si fanno problemi a superare nei posti più impensabili. Dopo aver attraversato Maiori, giungiamo a Minori, un bellissimo paesino con caratteristiche simili a Cetara: case arroccate sui monti retrostanti e davanti una bella spiaggia di sabbia! Qui non possiamo evitare di fare tappa alla pasticceria ‘Sal De Riso’, vera istituzione locale e conosciuta a livello internazionale: il banco sembra una gioielleria, tanto è l’ordine e la bellezza dei dolci esposti… non possiamo non assaggiare le specialità della casa: delizia al limone e torta alla ricotta e pera… top! Proseguiamo quindi lungo la strada che regala ad ogni curva spettacolari scenari sul mare e sulla costa: ora capiamo finalmente perché questa è una strada famosa in tutto il mondo! Pur non essendo ancora in alta stagione, notiamo che il problema parcheggio riguarda tutti i paesi della Costiera: spesso è impossibile anche fermarsi lungo la strada per scattare una foto, a causa della mancanza di spazio. Risaliamo all’interno verso l’entroterra fino a giungere a Ravello, situato su una ripida rupe che offre viste di incomparabile bellezza sul golfo di Salerno. Il paese è molto grazioso e curato (ci riporta alla mente Taormina) e nello stesso tempo tranquillo, nonostante i molti turisti in giro; visitiamo Villa Cimbrone, edificio storico costruito su un promontorio roccioso a picco sulla Costiera amalfitana. Oggi è un albergo di lusso circondato da un parco ornato di statue, antichità, fontane e grotte. Sostando sulla celebre Terrazza dell'Infinito si ha l’impressione di essere in paradiso… straordinario!
Dopo un veloce ma gradevole pranzo a ‘Villa Amore’, riprendiamo a percorrere la strada costiera, fino a raggiungere un parcheggio costruito all’interno della montagna, in posizione strategica tra Atrani e Amalfi, luoghi separati da poche centinaia di metri. La tranquillità dei vicoli e la particolarità dell’abitato minuscolo di Atrani ci rimarrà nel cuore (a tratti, con le dovute proporzioni, ci ricorda Zoagli…) mentre Amalfi è l’apoteosi di turisti e confusione, anche se, bisogna ammetterlo, è comunque un luogo affascinante… soprattutto ammirando la bellezza della cattedrale con le luci del tramonto. La Musla, con le ultime forze rimaste dopo aver galoppato per tutto il giorno, riesce addirittura a scovare un negozietto di vestiti in cui fare shopping! Infine, percorriamo a ritroso la trafficata statale non senza difficoltà: più volte la Laurina, seduta nei sedili posteriori, avrà l’impressione che un pullman ci stia entrando in macchina! Concludiamo la giornata in un ristorante nella parte alta di Vietri sul Mare: gnocchi alla sorrentina, mezzo metro di pizza (qui si usa a metraggio!) e l’immancabile bottiglia di Falanghina!

Sabato prima delle 9 siamo già in macchina per evitare il grosso del traffico sulla strada costiera; la totale impossibilità di fermarsi a lato strada fa sì che la Musla sia scaricata a bordo strada per scattare velocemente alcune foto al Fiordo di Furore che purtroppo non è possibile raggiungere se non a piedi o con i mezzi pubblici non dovendo in ogni caso preoccuparsi della questione parcheggio. Giungiamo velocemente alla Grotta dello Smeraldo di Conca dei Marini, cavità carsica parzialmente invasa dal mare che deve il suo nome alle tonalità smeraldine che assume l'acqua per via della luce solare filtrata attraverso una fenditura sottomarina che la collega al mare aperto. Veniamo fatti salire su una barchetta insieme ad altri turisti per un breve giro all’interno della grotta, deliziati nel frattempo dalle classiche canzoni napoletane intonate dai simpatici barcaioli (che non smettono un minuto di ricordare ai passeggeri di prevedere una mancia per loro!); questa simpatia guascona fa sì che alla fine tutti (noi compresi) lascino un obolo!!
Riprendiamo la statale che regala panorami meravigliosi fino a farci scorgere la bellissima Positano… ormai, su pressione della Musla, il Muslo ha assunto le abitudini locali: macchina abbandonata alla bell'e meglio, contromano e in posti vietati! Lo scorcio che da alcuni tratti si gode di Positano è davvero impagabile! Una volta entrati in paese, miracolosamente riusciamo a trovare un parcheggio (ovviamente tutti i parcheggi sono a pagamento con tariffe assai salate!) nella parte alta del paese: ci aspettano una passeggiata panoramica lungo uno stretto vicolo e molti, molti gradini che, immaginiamo, si faranno sentire ancora di più alla risalita! Positano è davvero meravigliosa, immagine iconica della Costiera Amalfitana; orde di turisti sbarcano dai battelli e vanno a popolare i vicoletti del centro e il lungomare davanti alla spiaggia. Cotti dal sole, troviamo un po’ di ombra e di refrigerio in uno snack bar con vista mare dove ordiniamo alcune insalate dai prezzi che ci ricordano quelli di Portofino! D’altronde siamo in un luogo esclusivo e famoso in tutto il mondo! Il mare è smeraldo e invita ad un tuffo benché ci sembra di capire che l’acqua sia ancora piuttosto fredda… Positano è comunque la vera perla della Costiera! Risaliamo a fatica, come previsto, verso il parcheggio, tra il penetrante profumo del gelsomino e i vivaci colori dei fiori che ornano le case un po’ ovunque.
Positano è ufficialmente il punto terminale della Costiera Amalfitana e ce ne accorgiamo personalmente una volta che imbocchiamo la strada per Sorrento: anonime distese di abitati caratterizzano la periferia della cittadina ed essa stessa ci pare subito assai diversa dai posti visti in precedenza. Tutto è per lo più pianeggiante e un lungo viale pedonale ci porta alla baia di Marina Grande, l’originario borgo marinaro della città; questo rimarrà uno degli unici scorci particolari che ricorderemo di Sorrento, benché in parte deturpato da numerosi pontili artificiali in cui vengono posizionati ombrelloni e sdraio visto che la spiaggia è pressoché inesistente. Proseguendo, arriviamo alla Villa Comunale: anche qui bei panorami dai contrafforti sul mare (che ha davvero colori meravigliosi) ma sentiamo che il posto non rispetta le nostre aspettative. Data la notorietà internazionale della cittadina, ci aspettavamo qualcosa di più simile ad Amalfi o comunque un luogo più attraente e d’effetto. Può essere che, arrivandoci dal mare, sia molto più scenografico… ma tant’è! Anche il centro storico è limitato e consta di un paio di stradine in cui fanno bella mostra di sé i soliti negozietti turistici di limoncello e souvenir. Lasciamo Sorrento un po’ straniti e stupiti della sua nomea a nostro parere immeritata. Sfioriamo il mostruoso abitato di Castellamare di Stabia, un’infinita distesa assolata di case che, senza soluzione di continuità, arriva fino a Napoli e siamo felici quando facciamo ritorno alla nostra amena casina sulla Costiera, in cui sicuramente ci sentiamo più a nostro agio. Per cena ritorniamo dal simpatico proprietario di origini liguri di ‘Punto e pasta’ a Cetara, sia per riassaggiare i suoi gustosi piatti (il Muslo sceglierà addirittura un bis di primi!), sia perché ci aveva promesso di darci per iscritto l’autentica ricetta del limoncello. Su invito della nostra padrona di casa, infatti, Babbo ha raccolto un sacco pieno di limoni che, una volta a casa, sarà l’ingrediente base per il limoncello casalingo che naturalmente preparerà la Laurina con il nostro aiuto!

Domenica salutiamo questo angolo di paradiso perché l’indomani, all’alba, ci aspetta il treno per Milano. Dopo una breve sosta alla parte marittima di Vietri sul Mare, dove già di mattina presto stanno arrivando in spiaggia i primi bagnanti (immaginiamo cosa deve esserci qui d’estate!), passiamo il grande porto di Salerno e ci inerpichiamo sulla collina fino ad arrivare al Castello di Arechi, una dimora medievale, situata ad un'altezza di circa trecento metri sul livello del mare, che domina l’intera città e il suo golfo fino a spaziare verso l’inizio della Costiera Amalfitana… il panorama è davvero spettacolare, complice anche la calda giornata di sole e il cielo blu! Arriviamo quindi a Salerno città e incontriamo il simpatico padrone dell’appartamento, a pochi metri dalla stazione e con bellissima vista mare, dove dormiremo l’ultima notte; la casa è molto ampia e confortevole, arredata con buon gusto ma soprattutto dà la sensazione di essere tuttora vissuta dai proprietari, data la mole di libri che campeggia sulle mensole del salone e la dotazione della cucina.
Lasciate le valigie e riconsegnata la macchina, pranziamo in Corso Vittorio Emanuele, principale arteria pedonale della città, al ‘Grano Bakery Bar’, uno di quei posti che alla Musla piacciono tanto; il ricco menù dà la possibilità di comporsi il proprio panino/piadina/panuozzo con gli ingredienti più svariati… anche i Babbi apprezzano! Il corso è fiancheggiato da palazzi moderni non particolarmente curati e continua dritto fino a trasformarsi in Via dei Mercanti, stretta strada che costituisce il centro storico e che porta poi al Duomo; la bellezza della chiesa non sta tanto nella cattedrale in sé quanto nel chiostro (che a tratti ci ricorda qualche moschea uzbeka) e soprattutto nella cripta sotterranea, riccamente affrescata! Sotto il solleone del pomeriggio percorriamo l’infinito lungomare della città, faticando non poco a trovare una panchina all’ombra; visto il caldo, questi posti sono ambitissimi e quindi, nel tardo pomeriggio e piuttosto accaldati, facciamo ritorno a casa con l’intenzione di farci una bella doccia per poi rilassarci sul balcone in vista della cena. Purtroppo è ormai quasi una costante che i Musli portino con sé una buona dose di sfortuna quando si parla di acqua calda: infatti quando tutti si apprestano a godere della comodità della vasca e della doccia dei due bagni della casa, ecco l’anatema: l’acqua calda non c’è! Prima il Muslo cerca di smanettare sulla caldaia con scarsi risultanti, quindi tentiamo di contattare il proprietario che ovviamente ha il cellulare spento… alla fine ci risponde e viene per cercare di risolvere la questione ma, quando invano inizia a fare gli stessi tentativi del Muslo, capiamo che il nostro destino è segnato: doccia gelata per tutti, nonostante gli sforzi disperati del malcapitato che si profonde in lunghe scuse per l’accaduto. Concludiamo questa faticosa giornata alla pizzeria ‘Capri’, poco lontano dalla casa, visto che le nostre gambe portano il peso degli scalini di Positano e soprattutto dei chilometri di oggi! Crocchè e pizze dagli ingredienti più svariati per concludere questa nostra vacanza che rimarrà impressa in noi per i panorami di rara bellezza della Costiera!

 

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