Racconto

Periodo: 11 dicembre 2021 - 15 gennaio 2022

Pernottamento: Villa in Calle La Nueva 13, Playa Blanca

La decisione di tornare a Lanzarote a distanza di sei anni dalla volta precedente matura nell’estate 2021: grazie alla possibilità data dallo smart working, pratica ormai che segna la nostra quotidianità, trascorriamo qui poco più di un mese tra vacanza e lavoro. Affittiamo una villetta a Playa Blanca, nel sud dell’isola, per godere dell’eterna primavera della Canarie quando invece, tra dicembre e gennaio, in Valcuvia le temperature si fanno gelide!

Partiamo l'11 dicembre e affrontiamo una sorta di trasloco considerando la quantità di cose che portiamo con noi, pc compresi! Con la macchina a noleggio che terremo per l’intero periodo, arriviamo alla nostra casetta e siamo estasiati dal pensiero che qui trascorreremo così tanti giorni, tra palme scompigliate dal vento, viste sui vulcani spenti di Lanzarote, la piscina privata riscaldata e le comodità che offre la nostra sistemazione che sentiamo già casa. Abbiamo due camere da letto e quindi non mancano gradite visite di amici e parenti!

Ci abituiamo presto alla nostra quotidianità fatta di lavoro al pc all’aperto sotto lo spazioso portico, passeggiate in pausa pranzo fino al lungomare di Playa Blanca, stupendi tramonti, aperitivi nei vari locali del paesino e serata spensierate nei pub a sentire musica dal vivo. Qui tutto è a portata di mano e raggiungibile comodamente a piedi: supermercati, locali e ristoranti! Il periodo di lavoro è stressante, considerando che siamo a fine d’anno, ma l’idea di quello che ci circonda e la possibilità di goderne nel tempo libero e nei weekend ci dà l’impressione di essere completamente in vacanza, nonostante le call e le ore (anche serali) passate al pc! Iniziamo a testare i vari ristoranti (verrebbe la voglia di uscire tutte le sere) mentre nei finesettimana ci dedichiamo alla riscoperta dell’isola che, già sei anni fa, ci era rimasta profondamente nel cuore: organizziamo brevi trekking per godere dei paesaggi vulcanici così caratteristici di questo luogo, fatta di contrasti tra le sfumature di rosso delle rocce e il nero della terra… è un paesaggio quasi marziano! Ci dilettiamo nella visita delle varie cantine de La Geria, che producono un ottimo vino locale dal gusto intenso e particolare, e ci spingiamo fino alla costa ovest battuta dalle onde dell’oceano di Caleta de Famara e di El Golfo.

Più passano i giorni e più ci rendiamo conto di avere fatto una scelta azzeccata! Il tempo rimane abbastanza caldo, soprattutto nella settimana di Capodanno, quando riusciamo a rifare il bagno in mare a Playa Mujeres, dopo averlo già fatto a Natale a Playa Dorada in centro a Playa Blanca, sperimentando un modo davvero particolare di festeggiare questo giorno!

Nel frattempo, riceviamo le prime visite da parte dei nostri amici che ci portano a rivedere posti già conosciuti ma che non stancano: immancabile la visita al Parque Nacional de Timanfaya che riserva un percorso spettacolare lungo i territori vulcanici visitabili solamente con un autobus senza fermate. Qui è possibile pranzare con i cibi cotti direttamente sulle grate che sfruttano il calore del vulcano, ancora decisamente attivo! Come in una sorta di pellegrinaggio, inoltre, visitiamo le varie tracce che il nostro amato César Manrique ha lasciato, come struggente atto d’amore nei confronti di quest’isola: il Mirador del Rio, la Casa Museo e il Jardin de Cactus.

Un giorno andiamo ad Orzola, prendiamo la nave e raggiungiamo l’isola di La Graciosa… è sempre meraviglioso godere del suo mare blu e della sensazione di trovarsi davvero in un luogo assai remoto, dove non esiste asfalto ma solo piste di sabbia!

Ci siamo ambientati velocemente e conosciamo oramai tutto il territorio dell’isola: il percorso casa/aeroporto è il più gettonato, visto il servizio navetta che offriamo a parenti ed amici praticamente in tutto il periodo del soggiorno. Ogni qualvolta passiamo vicino alla famosa rotonda dei cammelli che porta proprio all’aeroporto ci chiediamo come sarà quando saremo noi a partire… un triste arrivederci (ma non un addio!) a questa terra che così tanto ci ha dato! Quando manca poco meno di una settimana al nostro rientro, tentenniamo e quasi siamo lì lì per posticipare l’aereo e contattare la nostra padrona di case per rimanere un altro paio di settimane: riusciamo a essere forti e a mantenere la pianificazione attuale col proposito, però, di ripetere la stessa esperienza nel prossimo futuro, magari trascorrendovi un periodo un po’ più lungo!

 

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