Barcellona 19

 

Racconto

Periodo: 22- 24 marzo 2019

Pernottamento: Casa di Carlos

Barcellona non tradisce! Rivederla dà la sensazione di esserci sempre stati, nonostante in realtà siano passati più di dieci anni dall’ultima volta che l’abbiamo visitata; per l’occasione il nostro caro amico Carlo (globetrotter!) ci raggiunge da Madrid. L’atmosfera della città è sempre la stessa, piacevole e frizzante, grazie al clima marino e alla moltitudine di cose che si possono fare e vedere. Arriviamo di venerdì pomeriggio e soggiorniamo nei pressi della Sagrada Familia, nell’appartamento affittato su Airbnb di Carlos, simpatico padrone di casa che ci accoglie con grande ospitalità. Notiamo subito che alle finestre e ai balconi di molti palazzi della città sono esposte le bandiere giallo-rosse della Catalogna e slogan a favore dei politici catalani ancora in prigione a seguito del movimento indipendentista degli ultimi anni… Nell’attesa dell’arrivo in serata di Carletto facciamo un giro al Poble Espanyol, costruito nel 1929 in occasione dell’esposizione internazionale di Barcellona; è un museo all’aria aperta, situato sul Montjuïc, che riunisce esempi di architettura delle diverse regioni spagnole, riproducendo magnifici edifici storici scelti da tutta la penisola iberica. Nel tardo pomeriggio scendiamo a Barceloneta per ammirare la spiaggia e il mare, peraltro piuttosto mosso; qui numerosi surfisti sfidano le onde nonostante la temperatura inizi a scendere, mentre il tramonto regala bellissimi colori! L’arrivo di Carlo coincide con la cena che condividiamo al ristorante ‘La Dolça Herminia’, dove non ci risparmiamo tra cibo e vino, felici di esserci ritrovati dopo qualche mese dal precedente incontro a Madrid.

La mattina di sabato andiamo alla collina del Tibidabo ma purtroppo la funivia non è in funzione e quindi saliamo con l’autobus sulla cima, da cui si gode una vista impareggiabile su Barcellona; non ci facciamo mancare un giro sulla ruota panoramica che domina la città nonché la visita al Templo del Sagrado Corazon de Jesus, una chiesa in posizione dominante che presenta bellissimi mosaici nelle volte interne. Dopo un breve ma sostanzioso spuntino andiamo al Parc Guell, uno dei simboli di Barcellona, inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità Unesco. Progettato agli inizi del Novecento dall’architetto catalano Antoni Gaudì (che ha lasciato tracce di sé un po’ ovunque in città), è una delle più belle attrazioni turistiche della Spagna. In realtà è impossibile visitarlo in quanto i biglietti sono esauriti e così ci accontentiamo di girare per il parco e vedere da fuori le opere di Gaudì e la casa dove abitò. La bellezza di questa città è anche il suo mare; sorseggiamo una bibita vicino alla spiaggia e osserviamo la moltitudine di persone che passeggia sul lungomare di Barceloneta, mentre l’aria diventa sempre più frizzante dopo una giornata quasi estiva. Abbiamo la sensazione di far parte di una grande platea che, tutta insieme, osserva le bellezze e si gode la qualità della vita di questa città meravigliosa… Breve sosta a casa e poi cena nel centro del Barrio Gotic al ristorante ‘Senyor Parellada’ dove, in un’atmosfera calda ed elegante, si gustano cibi davvero squisiti e raffinati.

L’indomani, in mattinata, visitiamo la cattedrale nel centro storico per poi perderci all’interno delle viuzze di Barceloneta, sempre piacevoli e ventilate. Essendo domenica, l’atmosfera è ancora più vacanziera e spensierata... Il pranzo al ristorante ‘Salamanca’ sul mare è un tripudio di cibi caratteristici, dalla paella ai calamari e pesciolini fritti fino al chorizo, il tutto innaffiato da una bella caraffa di fresca sangria!

Un giusto saluto a questa città davvero unica, dove tornare è come trovarsi a casa ogni volta!

 

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